venerdì 27 aprile 2007

UNA VOLTA L'ANNO - post di getto

Perchè non dirlo. Una volta l'anno, o giù di lì, fa bene ricordarsi chi siamo e da che storie veniamo. Avere ben presente il quadro di quanto siamo fragili, nel corpo e nell'anima. A volte è anche ascoltare la musica come quella di cui sotto che mi aiuta a sviscerarlo. Ok, magari è solo una bieca scusa per legare due post in un giorno...

Direi che negli ultimi 2/3 anni sono andata alla grande. Voglio dire, per quanto può andare alla grande una come me. Le mie dimensioni hanno misure sempre da rivedere, ma mi reputo soddisfatta di come sono "cresciuta" e ho veleggiato attraverso tutti gli scogli. Mi sono sempre misurata per negativi, forse perchè son più le cose che ho perso che quelle che ho conquistato. D'altra parte, come diceva il tassista che mi portava stamattina in clinica, signora mia, siamo nati per soffrire.

Ci sono poche certezze, nel mio mondo. Una di queste è che nei momenti di Verità si è sempre banalmente soli. Duro ma sopportabile. Il non dover mentire agli altri aiuta anche a non dover mentire a se stessi. E così ogni tanto mi ricordo che ci sono tante piccole e grandi cose, superate, ma non, come dire, annullate. Ho imparato ad essere un bravissimo mimo, ma una volta l'anno mi concedo di ammettere apertamente la mia fragilità, e mi inchino davanti a tutto quello che non ho avuto modo di diventare. Adieu.

Anche i soliti rimedi non funzionano, una volta l'anno. Forse queste momenti dovrebbero solo fermarsi e lasciarti passare avanti. Ma non ci sono più le mezze stagioni. E soprattutto, domani è un altro giorno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il dolore passa sempre indifferente agli occhi degli altri. E' la sua natura perversa. Magari ambiamo a qualcosa di più che "sopravvivere". Ma se superi gli scogli, trovi il mare aperto. E' sempre una prospettiva. Gaber

Anonimo ha detto...

Sai cos'è, fatina? Che la verità non esiste. E quindi, a volte, siamo soli per nulla. La tua Antonia Coraline.

il cugino..... ha detto...

venezia è bella ma non andrei mai a viverci