giovedì 29 marzo 2007

DARCHEDUCHESCIONAL CHANNEL

Lo sapevate?
Anni di sfiga e di sfortune e di tribolazioni e di pietre in faccia non danno diritto a nessun rimborso, né a nessuno sconto sulle sfighe, sfortune, tribolazioni e pietre in faccia a venire!
OTTIMISMO! Scoprivatelo... se ci riuscivatelo!

(.. Oh, quando ho la gné gné-ite acuta devo esternare in tutti modi. Oggi ci potrei dipingere pareti su pareti...)

mercoledì 28 marzo 2007

ARCHIVIUM - Nel novembre 2006 scrivevo...

08 novembre
MISSION III? IMPOSSIBLE
Io amo i film di MISSION IMPOSSIBLE. Sì, anche quella caciaronata diretta da John Woo, perchè è la caciaronata di un maestro. Eccomi dunque noleggiare felice come solo una fata dark può essere la terza parte. Figurati. Si parla perfino di Roma! E' mio!

...

Stendiamo un velo pietoso. Dopo un bell'inizi, e intendo proprio quei 3 fotogrammi prima dei titoli di testa, è un film in caduta libera. E non è un complimento. Noioso. Scontato. Ovvio. Capisci il nocciolo della questione dopo 10 minuti. Stai a grattarti la pancia dopo 15. Ti chiedi machecacchio dopo 20. Il film dura 2 ore piene. Tutto è patinato e fashion, perfino il filo di sangue che esce dal taglio di Ethan Hunt. Tutto è ripetitivo e calcolato come nel più scontato dei telefilm. E non basta il cast di bravi attori a dare uno spessore (minimo) a questa storiella risciacquata. Hanno tutti quella faccia che sembra dire "facciamo questa marchetta e andiamo a casa".
Scorrerò velocemente sul finale, perchè è un abominio di banalità alla fine di una collezione di banalità. Passo e chiudo.

Forse è vero che certi successi dovrebbero fermarsi all'apice, senza tentare di spremere la tetta della mucca fino a che non è completamente asciutta. Si potrebbe almeno rimanere con un ultimo, positivo ricordo. D'altra parte lo diceva il titolo stesso: MISSION IMPOSSIBLE. Prima o poi la missione doveva fallire.


23 novembre
INVENZIONI LINGUISTICHE
Siatemi testimoni! Ho giusto oggi coniato una metafora per indicare in termini affettuoso-erotici la pancettina intrigantissima di certi maschietti, chiamandola "Cuscino di Venere". Per chi non ne capisse le numerosi implicazioni, consiglio al più presto un incontro sensuale con una signorina.

martedì 27 marzo 2007

DOVE STIAMO MIAGOLANDO NEL BUIO

Io sono quella cattiva e irriverente, la satanista sgozzapolli e squartamicini, infondo mi vesto di nero e guardo film horror, non può essere altrimenti. Grazie popolo. Perchè le vostre etichette trasudanti idiozie mi concedono ogni tanto il lusso di scoprire che anche il giaccacravattista più smaccato può nascondere una bella mente bacata.

Finalmente finisce l'odissea di Cogne, la mammina si becca 30 anni per aver trucidato suo figlio. Sinceramente nei suoi confronti non provo alcuna pietà, né nei confronti di un marito che l'ha coperta fino ad ora. I figli so' pezz ' core? Parliamone.

Un collega tanto perbenino legge uno di questi bignami del quotidiano, quelli che distribuiscono gratis in ogni strada di ogni città. E deve per forza esternare il suo perbene-pensiero. Perchè darle trent'anni? Ha ucciso SUO figlio, si è fatta del male per sé. Il figlio era suo, mica di altri. Chi ruba, invece, o chi ammazza i figli degli altri, allora sì. Giù botte.

Giusto ieri sera pensavo che tanti crimini meriterebbero ben altre punizioni: lavori sociali a vita, proibizioni di tenere attività pubbliche o attività proprie, impedimento costituzionale ad arricchirti per il resto dei tuoi giorni... Quando si parle di vite umane, invece, qualcosa di simile alla bile mi sale alla gola. E mi riesce difficile pensare che basti la patria potestà a rendere un crimine più lieve.

Ma io sono una spellamicini. Lo afferma il popolo, perchè mi vesto di nero. Il resto si commenta da sé.

ARCHIVIUM - Nell'ottobre 2006 scrivevo...

15 ottobre
LA CASA DEL DIAVOLO - Rob Zombie strikes again
... tralasciamo la pessima traduzione italiana del titolo che vuole solo scimmiottare il precedente LA CASA DEI MILLE CORPI, onde invogliare l'utente medio a recarsi solerte al cinema...

Rob Zombie è un genio, e lo dico con affetto quasi materno. A volte i geni fanno cose spiazzanti. Anche in senso, in qualche modo, negativo. Semplicemente perchè se ne sbattono del mediocre pensiero comune. Io non sono un genio, e nonostante debba premettere che Rob lo è, e che questa sua seconda fatica cinematografica è spettacolare, una domanda mi sorge spontanea:

perchè considerare LA CASA DEL DIAVOLO un sequel del precedente film?


In comune i due film hanno solo la famiglia Firefly, braccata in lungo e in largo per un'America troppo selvaggia e troppo sporca, ma forse quasi più vera di ogni America holliwoodiana che ci hanno propinato. Il gusto eccessivo, boccaccesco, che ripassava, di citazione in citazione, il meglio e il peggio dell'horror à la NON APRITE QUELLA PORTA, così visionario da farci accettare le peggiori nefandezze e l'infrazione dei più sacri taboo, si trasforma in un'analisi spietata dei valori americani tout court. Nel bene e nel male.

E così LA CASA DEL DIAVOLO (doppiamente pessimo titolo perchè il film è praticamente tutto un on the road) diventa un'opera di violenza vera. Il misterioso Dr. Satan scompare nel nulla, come il migliore degli incubi, per lasciare posto al demonio che può essere dentro ognuno di noi. Il gioco si ribalta, e in un calibratissimo gioco di specchi, la vittima si fa carnefice, mentre nella poliedrica realtà della provincia americana più dimenticata e più reietta Rob va in giro con la sua telecamera a scoperchiare pentole su pentole piene di vizi, peccati e violenze.

Si potrebbe dire, quindi, un film più maturo. Che non si appella ad un generico "mostro" per produrre una carrellata di scioccanti episodi, ma vuole scavare fino alle radici del male. La follia si fa all'improvviso più vicina e più reale. Il titolo originale è infatti THE DEVIL'S REJECTS, ovvero i reietti del diavolo, come a dire, neanche Satana li ha voluti. MA chi sono questi reietti? La famiglia Firefly? O meglio: solo la famiglia Firefly?

Tanta intensità non giustifica e non spiega l'incolmabile gap tra questo e il precedente film. E' la stessa differenza che intercorre tra una visione sotto acido e una chiara e spietata analisi sociologica. E solo questo lascia un po' di amaro in bocca, nel terrore che il collegamento sia solo, anche all'origine, di natura commerciale.

Per il resto, semplicemente un film da 10 e lode, colonna sonora inclusa.



24 ottobre
IL CICLO
Una donna che afferma scomode verità in modo deciso è per ogni uomo solo una donna col ciclo.

domenica 25 marzo 2007

TRASPARENZA - pt. 1

La Trasparenza è un Dono non desiderato che se opportunamente coltivato può diventare una Dote (basta comprare una vocale e una consonante, alla fine). Forse, come molti doni, derivante da un trauma infantile, qualcosa del tipo figliola, in ogni occasione, anche dove potresti brillare di luce propria, stai manza! ripetuto dall'età di 5 anni. Ricordo episodi abbastanza agghiaccianti, in verità, ma visto che questo post non si intitola "V per Vendetta", passerò oltre.

Si diceva che grazie alla Trasparenza, certi personaggi riescono ad abitare da decenni il pianeta senza che troppi se ne accorgano. Essere trasparenti non richiede di fatto una grossa abilità, è una specie di esserci-senza-esserci. Un passare inosservati. Un dispendio di potenzialità per un rendimento scarso. Del portatore (sano) di trasparenza si nota il dettaglio, mai l'insieme. Si dice madovetihogiàvisto?!?! E il portatore più smaliziato sorride dentro di sè. Sono dieci anni che ci vediamo nel solito posto.

Non è facile spiegare con esattezza la Trasparenza, sarà per la sua natura, come dire, inconsistente. E perchè ha molteplici fenomeni. Si potrebbe dire che a parità di qualità del manufatto, il Trasparente ottiene 1 cenno di nota dove altri ottengono 10. E non è solo questione di marketing.

Personalmente ho provato anche a strepitare e ad affermare la mia presenza in ogni dove con modi inequivocabilmente poco trasparenti. Niente. E allora ho cominciato a trovare questa cosa divertente. Mi permette di osservare in santa pace la folla. Sarò trasparente ma ciò non mi salva dall'essere terribilmente curiosa, anzi. In uno spazio scevro di baccagliatori/commentatori/avventori/venditori porta-a-porta/vari ed eventuali, ho modo di muovermi liberamente. Imparo a ad essere e fare principalmente per me stessa. Necessità e virtù. E' una bella palestra. E gli aneddoti si sprecano.

Un effetto collaterale assai divertente della Trasparenza è che la gente ti vede in posti e dimensioni spazio-temporali in cui tu non sei ma stata. Una specie di Madonnina di Lourdes. Apparizioni anche ubique. Lì e là nello stesso momento. Miracolo! Però, giuro, nonostante si potrebbe pensare il contrario, non piango mai sangue.

(... to be continued??? ...)

venerdì 23 marzo 2007

ARCHIVIUM - A settembre 2006 scrivevo...

30 settembre
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI (e parlo di Wes Craven)
Forse è mutata la sensibilità, ma certi vecchi film horror sono inquietanti solo per quanto sono scarsi e lasciano spazio all'immaginazione. Se immaginazione non ne hai, è un problema. Se il regista per qualche scena tenta di sopperire alla tua immaginazione, è un problema.
Problemi a parte l'originale wescraviano delle colline occhiute, per quanto sia stato sicuramente sovversivo nei contenuti e nelle immagini ai suoi tempi, ha svariate pecche che nulla hanno a che vedere con l'epoca in cui è stato girato:

- finisce "ammerda"
- ha una storia siluppata malissimo
- attori poco in parte

ma una notevolissima e cazzutissima presenza animale che fa il culo a tutti quanti, cattivi inclusi (tanto per ribadire che quando l'uomo è cattivo definirlo "animale" è un'eresia).
Tale dettaglio è cotanto gasante e ganzifero che quasi ti fa rivalutare tutto il film (quasi). E forse vorrebbe lasciar sperare (utopia) che la natura sappia difendersi benissimo anche da sola. In realtà questo è un altro paio di maniche.

giovedì 22 marzo 2007

CREPUSCOLARIA

Certi giorni resistere alla Tristezza è inutile. Se vuole, Ella ti trova ovunque. Ed Ella vuole, chissà come mai. Forse per questo compito ingrato la pagano bene.

mercoledì 21 marzo 2007

ARCHIVIUM - A luglio 2006 scrivevo...

01 luglio
UNA LUNGA ESTATE CALDA
Il fatto è che tollero talmente poco ogni temperatura sopra i 30° gradi, che comincio a star male anche per i manichini nelle vetrine, che già ci propongono la moda autunno-inverno...


05 luglio
A GRANDE RICHIESTA
Massì che ci credo nell'amore. E' l'amore che non crede in me.


22 luglio
SILENT HILL
Mai giocato ad un videogioco in vita mia (non sarei capace di andare oltre le istruzioni, lo ammetto) ma una cosa sui videogiochi la so: in genere sono pessimo materiale per un film (se si esclude un po' Resident Evil... tutto il resto è produzione low budget/recupera attori dimenticati/mostra fighe pazzesche ed inutili/ etc.).
SILENT HILL mi spiazza. Ha una storia. Ha una trama valida. Ha una regia. Ha una scenografia spettacolare. Ha un senso. Fa paura (per lo meno, al 90% della platea... io sono un po' una mosca bianca, ma ciò non significa che non abbia apprezzato). Ha un OTTIMO finale, cosa che spesso manca anche ai film "seri".
Certo, si pesca a manate da THE RING, HELLREISER (tantissimo, e con risultati perfino migliori), l'ossessione americana per le comunità chiuse e isolate che generano folli sopraffini... e per le streghe (sarà il Puritanesimo latente?). Ma alla fine che ce frega? Non è buono ciò che è originale, è buono ciò che nonostante tutto colpisce. Da vedere. Al cinema. Subito.

martedì 20 marzo 2007

E SON SODDISFAZIONI!

Dance, kids, go go
fight & rebel, who-oh!
(All Gone Dead)

Sinceramente ho sempre sperato che la figlia del mio amico Tato prendesse più dalla famiglia del papà che da quella della mamma. Conosco poco, se non nulla, il lato materno, in compenso conosco benissimo quello paterno...

Incontro la creatura in questione (5 anni in questi giorni) sulla strada di casa, mano mano con la sua nonna. Ci spertichiamo in abbracci (anche la fata ha un cuore), poi la fanciulla (che già mi ha deliziato in passato con l'aver perso quel biondo angelico della primissima infanzia in favore di un castano che si fa sempre più scuro, nonché con alcune notevolissime felpine di Emily The Strange) vede il mio ciondolo con la bara di Nosferatu, e invece di fuggire urlando sgrana gli occhioni e bisbiglia

Bellissimo!

Visetto-candido-verso-nonna-e-tono-di-voce-perfettamente-ovvio

Posso averne uno anche io?

(per tacer della nonna che sorride e le fa, neanche troppo convinta, non vuoi aspettare di essere più grande?)

Signora mia, mi vien quasi voglia di metter su famiglia, sa?

lunedì 19 marzo 2007

De Frequentazionibus

Avere una vita sociale più intensa della mia non è una grande impresa, essendo la sottoscritta per costituzione l'Asocialità e la Trasparenza fatte persona.
La cosa non mi disturba troppo, voglio dire, per me ormai è una caratteristica connaturata, come il colore degli occhi. Ovvio, a volte puoi farti dei problemi anche per il colore degli occhi, e desiderare che fossero azzurri piuttosto che verde-fango-di-palude-marcia. Ma alla fine si imparara a convivere con tutto, anche con se stessi... e poi, dai, almeno mi resta un saaaaaaaaaaaacco di tempo per... scrivere blog, ad esempio!
Fatta pace con la mia natura un po' eremitica, mi capita tuttavia di perplimermi di me stessa, ad esempio quando scopro a più riprese che il mio uomo, residente in un'altra città, conosce più persone del mio stesso quartiere di me, che ci vivo da 33 anni.
Va bene essere, come l'ha definito il cugino, un fallout sociale, ma un po' di rispetto per la territorialità no, eh?

ARCHIVIUM - A giugno 2006 scrivevo...

28 giugno
SUBLIMAZIONE
Se bastassero 40° C a raggiungere il Nirvana, la nostra estate ci vedrebbe tutti Buddha. E invece neanche lo smalto si secca come dovrebbe, Signora Mia. Questi sì che sono i problemi del mondo.

Intanto il pusher di DVD mi delude, niente brividi e niente emozioni: HOSTEL è solo il brutto sviluppo di un bel trailer, senza capo né coda (quanto è stato pagato Tarantino per apparire nei titoli di testa?), mente ORGOGLIO E PREGIUDIZIO fa capire ancora una volta a noi signorine della (bòna) società che se vogliamo tenerci un uomo dobbiamo far finta che poco ce ne cali di lui (e sperare che nel mentre non gli passi accanto una più ricca o più bella, ma questo è un'assioma universale). Insomma, mai credere nella rilettura moderna di un classico letterario. A meno che non si voglia ridere.

sabato 17 marzo 2007

MACABRIALAND

Madre:
- Domineddio, cos'è quella attaccata alle chiavi di casa, una bara??? -

Fata:
- Bingo.
(sento l'esigenza di precisare)
Piace a tutti! -

Madre (alterata):
- A tutti chi?!?!?!?!?!? A tutti quelli come TE! -

...

Cosa avrà voluto dire???

venerdì 16 marzo 2007

ARCHIVIUM - A gennaio 2006 scrivevo...

11 gennaio
Call it marketing
In questo periodo di vacche magre, una pubblicità che mi chiede "Perchè godi ai Gigli*" la trovo decisamente pestifera.



*I Gigli = noto (?) centro commerciale alle porte della mia città.


14 gennaio
Propositi suicidi
Naaaaaaaaaaaa... tagliarsi le vene non è elegante. Cavolo, fai un macello! Che ricordo lasci di te, quello di una zozzona??? E poi, parliamoci chiaro, con questi due capillari che mi ritrovo, ma cosa vòi morì!!!


19 gennaio
The great song of indifference
... sempre più convinta che la mancanza di obbiettività nasconda una profonda indifferenza...

giovedì 15 marzo 2007

TWILIGHT - ovvero, attenti ai vampirli



TWILIGHT è uno di quei libercoli da classifica che non leggerei mai, se non soffrissi di una leggera forma di masochismo culturale. Essa si manifesta soprattutto quando il soggetto del libro/film è un vampiro, o i suoi derivati, sebbene non disdegni altre forme di macabre realtà parallele. E così mi son detta (cercando, come ogni brava masochista che si rispetti, un'ulteriore scusa per giustificare la pena auto-inflitta) magari lo compro in inglese, perlomeno esercito la lingua.

Ah, un mio vecchio amico, buon'anima, avrebbe certamente detto la lingua faresti meglio ad esercitarla in altri modi! Come contraddirlo. Perchè TWILIGHT è veramente un'offesa al più infimo corso di scrittura creativa. Nonostante la quarta copertina reciti "IL MIGLIOR LIBRO DELL'ANNO!" (apertaprentesi: sospetto che se riuscissi a far pubblicare uno di quei tre romanzi vampireschi che ho chiusi nel cassetto, forse lo direbbero anche del mio, chiusaparentesi). Nonostante molta gente, a detta della mie fonti, l'abbia definito un buon libro.

TWILIGHT è 500 pagine di nulla. Anzi, no, non è vero. 500 pagine vuote costituirebbero un'ottima fonte di carta per appunti. TWILIGHT è l'inutile storia di una ragazzina media americana che si innamora, ricambiata, di un vampirLo adolescente medio americano, e con lui si diletta di iper-adolescenziali dialoghi sul perchè e il per come il loro amore e bla bla bla, amami sì, amami no, ma a me piace al sangue, basta che aspetti una volta al mese, bada come piove, sì, ma i tuoi che diranno.

Due. Palle.

Stai quasi per mollare, a pagina 450, ormai fermente convinta che la qualità non potrà certo risollevarsi ad un passo dalla fine e, caspita, forse l'autrice s'è accorta che era l'ora di dare una scossa alla vita di questi due poveracci! E allora via, con una stringata e inverosimile battaglia contro il nemico che vuole separarli! 30/35 pagine e tutto si risolve, perchè i due piccioncini pipistrellati devono tornare a dialogare, da brava coppietta moderna. Amami sì, amami no. E vissero felici e contenti (voglio dimenticare che ci sarà un seguito, per me qui il THE END è definitivo).

Sarò tradizionalista, ma una storia di vampiri senza sangue, senza un sano morso, senza un minimo di fascino oscuro, non s'ha da scrivere. Specialmente se non si ha neanche da offrire un linguaggio un minimo ricercato. Un'atmosfera intrigante. Una trama valida. Solo tanto diabete e una metafora malmenata dell'ammmmmmmore tra diversi che trionfa su tutto. Cioè su nulla. Vade retro.

(... eppure vende... ma questa è una storia che narreremo un'altra volta...)

mercoledì 14 marzo 2007

PERSONALITA' MULTIPLE

Dicci Fata, perchè così tanti blog?
Ma per dare voce a tutte le mie personalità, bambini miei!

Ok, in realtà covo anche una segreta perversione, che è quella di "occupare" con il mio nickname ormai storico tutti gli spazi e le caselle postali gratuiti che si offrono. E sì, mi sto curando, ma senza successo.
Comunque è strano. A volte per non perdere la faccia ed essere tacciata di schizofrenia, devi paradossalmente nonché virtualmente comportarti come se schizofrenica tu lo fossi davvero. Come suonerebbe uno dei miei post caustici ed irriverenti (ahr ahr ahr) in mezzo alle mie poesie decadenti? Come spiegare certi scritti improntati ad eventi poco felici in mezzo a foto di gente ricoperta di sangue finto? Così sembro più coerente. Pane al pane e vino al vino. C'ho una sorella gemella, è lei che mi rovina la reputazione. In realtà mi chiamo Mario e faccio il camionista. Etc. Etc.
Dopo di che, ci tengo a precisare che questa su Goth Box è la mia personalità buona, quella mescolata con 1/5 di Fata Turchina e 1/3 di Cenerentola (shakerare bene). Qui m'incazzo poco, faccio molto humor e sono raramente triste. Se lo sono, lo nascondo molto bene.

ARCHIVIUM - A dicembre 2005 scrivevo...

03 dicembre
Last Christmas
C'è poco da fare, Natale mi angoscia. E ogni anno l'angoscia comincia prima, indiscutibilmente legata alle prime apparizioni dei gioiosi bambini della Bauli e dei messaggi di pseudo-solidarietà. Perchè mi angoscia? Perchè è poco credibile, come festa della bontà. Intere famiglie riunite si scannano davanti a pranzi luculliani che sfamerebbero l'Africa andata e ritorno. E poi, diciamolo, la bontà non mi si addice.
In più, i regali. I regali mi frastornano. Mettono in forte crisi la mia connaturata incapacità di prendere decisioni. A X faccio una maglia? Sì, ma gli piacera? Il colore. La taglia. Mi sembra vada bene. Ma andrà bene? A Y il profumo. No, forse meglio il libro. Ma se ce l'ha?
E poi c'è quella piccola questione. Sì, il fatto che oltre che buono e generoso, a Natale devi essere anche... argh... ok, lo dico... FELICE.
E' troppo. Troppo.


06 dicembre
E DIGIAMOLO!
Ammetto di non sentire troppo il bisogno di frequentazioni superficiali, ultimamente. Tipo tanta gente che "conosci" su internette (conoscere è un eufemismo, ma questa polemica sociale e un po' ipocrita me la tengo per un fututo post infiammato e delirante).
Ammetto di tentare di non avere tempo per chiacchiere vuote che mi sottraggono a cose più giuste. Ammetto di essere intrinsecamente una misogina che ogni tanto ama affacciarsi alla finestra "in her best dress". Come dire, io ce provo... ma è più forte di me... ce l'ho nel sangue!

La solitudine è una brutta bestia. Paradossalmente crea disperazione e dipendenza ai poli opposti del tuo stesso animo.


14 dicembre
Che taglia, Signora mia?
La vita è come un vestito: o ti sta, o non ti sta.
- Puoi sempre andare in giro nudo, ma pare che ti arrestino -


18 dicembre
FREUDIANAMENTE PARLANDO
Potrei asserire quasi con certezza che la psicologia crea molti più mostri di quanti non ne guarisca. (Sì, probabilmente io ne sono un esempio, ma non si dice così, a voce alta!)


24 dicembre
Quel Murphy aveva capito tutto della vita!
... ovvero la legge di Murphy applicata alle affezioni delle vie respiratorie (che non sono i polmoni che ti vogliono bene... tutt'altro!!!):

"se ti sei appena dato la crema sul naso e sul labbro irritati a mille dal continuo uso di fazzoletti marcati COOP,
ovvero se ti sei appena spruzzato il liquido decongestionante che dovrebbe rimanerti nelle narici per almeno qualche minuto,
o anche se sei giust'appunto sprovvisto di fazzolettini ma tanto sei giusto dietro l'angolo di casa e ti sei appena soffiata il naso, mica dovrai già risoffiartelo,
ecco che la proboscide comincerà a colare copiosamente, e non potrà proprio fare a meno di un subitaneo intervento"

(sottocomma: il momento in cui poggi la testa sul cuscino per riuscire a dormire almeno un'ora: naso tappato e tosse ti tormenteranno!)

Ah, auguri!!!!


28 dicembre
AVVISTAMENTI
Anche io non ci credevo, finchè non l'ho visto con i miei occhi. Esiste! Esiste davvero, il FOLLETTO CHE SI FAGOCITA LE FESTE!!!!
Vi state appena gustando la sensazione di essere giusto giusto in vacanza e... zac! rieccovi alla vostra scrivania?
Vi sembra un minuto fa che vi stavate abbuffando col panettone al mascarpone, e invece siete appoggiato alla lercia macchina del caffè del vostro ufficio, col capo che vi cronometra i minuti di pausa?
Vi eravate appena fatte belle e sparluccicanti per il cenone, ed eccovi di nuovo nel vostro golfino di tutti i giorni, nella vostra vita di tutti i giorni?
Sì, miei cari, siete stati vittima del FOLLETTO CHE SI FAGOCITA I GIORNI DI FESTA!
... altrimenti, non si spiega...

martedì 13 marzo 2007

ARCHIVIUM - A novembre 2005 scrivevo...

02 novembre
DON'T SAY CAT
Porto a giro con orgoglio le mie scarpe a muso di gatto. E sogno un paio di stivali nuovi, indecisa se cedere, prima o poi, al tacco a spillo. Nei negozi il prezzo di moda sembra essere 129 Euro. Che abbia forse un recondito significato cabbalistico?


06 novembre
In love with the darkness
La domenica è un giorno pieno di buoni propositi. Che finiscono spesso per naufragare in una scialba tazza di caffè caldo, un dvd visto a saltelli, e l'odiosa voce dei programmi TV che ti giunge anche attraverso le doppie finestre.


09 novembre
INSULSE CONSIDERAZIONI FANNO VITA LEGGERA
Tra un po' si va a cena, senza neanche conoscere il menù. Sedersi a tavola è una grossa prova di fiducia familiare.


10 novembre
THE FLY
Osservare per ore una mosca che si strofina accuratamente le zampette, primordiale Ponzio Pilato: di quali peccati dovrà mai lavarsi le mani?


14 novembre
BUONE INTENZIONI
Cartello nel bagno del mio ufficio:

"I signori uomini sono pregati di prendere bene la mira."

Aggiunta a penna qualche giorno dopo l'affissione:

"Basta l'intenzione."


16 novembre
Ah, la vie!
Sto mettendo alla prova la vita. Il problema è che risponde magnificamente!


p.s. ho smesso di chiedermi il perchè dei nicknames altrui.

p.p.s. a 50 anni, o spari sentenze dall'alto della tua faticosamente conquistata banalità, o pensi di avere ancora 30 anni e tutta una vita davanti (il che non è così certo neanche per un 30enne)... o ti sei suicidato a 40 anni!!!

p.p.p.s scusate, quella precedente è una pessima reazione ad un pessimo commento fattomi su un altro blog. Chiamatela interferenza creativa.


19 novembre
SOLITARY BINGO
Sono in lotta col silenzio e con la noia. E potrei non trovare di meglio da fare, oggi. E' meglio la solitudine vera e totale, che quella che nasce da una falsa e forzata condivisione di spazi e di pensieri.


22 novembre
Cervellini Misti Fritti
Hai presente quando il tuo cervello urla "BASTA!!!!" ?
Ovvero quando ogni tentativo di resistenza ha effetto uguale e contrario? Quando la routine continua a stimolarti e a pungerti come un pezzo di vetro in una scarpa, e fingere di non sentirlo equivale solo a tagliarsi a sangue?

Il cervello non è stupido. Il cervello sa più cose di noi. Il cervello sa quando stai per esplodere. E ti avvisa. Se poi perseveri nel tuo masochismo, allora sono cazzetti tuoi.


25 novembre
PELO E CONTROPELO
Un mio conoscente sostiene che le donne, disgraziate, passano un quinto della loro vita a depilarsi. Tempo sprecato in cui potrebbero fare qualunque altra cosa (educarsi? fare shopping? mettere su un blog? farsi la manicure? scopare?) Al di là dell'agghiacciante sospetto di come faccia a conoscere con così tanta precisione questo dato, osservo, da cinica qual sono:

- Hai mai fatto l'aMMMMMore con una scimmia? -

Io non lo chiamo tempo sprecato... diciamo che è una forma di investimento.

lunedì 12 marzo 2007

THE 69 EYES - ANGELS

Premessona
Abbiamo molti motivi per detestare gli Americani, oltre che per il fatto che è facile prendersale con i potenti. Un motivo di carattere culturale è che se tu vuoi diffondere quello che crei negli States, devi adattarti e plasmarti ai loro gusti e al loro stile. Se è vero che l'America è il paese che ha dato una scossa alla musica moderna, tanto per dirne una, è anche vero che ormai i prodotti musicali (e non solo) made in USA sono estremamente poveri e standardizzati, e si diffondono solo perchè, ehi, sono ammmmmmmmmmmericani, con tutto quello che significa (majors, pubblico, mercato, dollaroni, imprenditorialità, and so on...).

Perchè questa premessona prima di accingerci alla recensione giocosa dell'ultima fatica (?!?!?!?!) di 69 Eyes? Perchè quello che temevamo è successo. Zio Sam chiama e Jyrky risponde. Tremate.

Per carità, ANGELS è un prodotto ben confezionato. Tralasciamo l'ironia con cui questi ragassuoli finlandesi hanno intitolato il loro CD, quando il precedente si chiamava DEVILS. Siccome oggi sono in vena di qualche carineria (ma ne ho in quantità ridotta), mi accingo a credere che l'antagonismo sia voluto: quello era l'ultimo album improntato sonorità goth (già abbastanza diluite, in verità). Ora siamo angeli (in senso di losangelenos: Los Angeles è fra l'altro quasi il tema conduttore di questo album) e facciamo rocchenrolle come piace ai figli di Bush.

Sì, non strappatevi i capelli, non incidetevi le carni, ma i nostri amati 69 occhi hanno mandato definitivamente affanzum la loro dark soul per un sound decisamente più glam/hard rock con qualche venatura garage, a ricordo dei loro esordi. Il look perennemente da goth-maranza non li salva da una palese ammissione di colpa: si sono venduti.

E poichè di un loro eventuale successo a stelle e strisce nulla me ne viene, nulla me ne cala, io protesto. Protesto contro un prodotto troppo studiato a tavolino. Contro una svolta che urla "quattrino" a pieni polmoni, e che mette in fila in nostri finnici sulla mensola insieme ai vari inutili Evanescence, My Chemical Romance, etc. etc. etc. Una protesta che prescinde dall'onestà del prodotto. Visto fra l'altro che nei suoi momenti migliori il CD ricalca ai limiti del plagio vecchi episodi del passato ("Wings and Heart" è un incrocio genetico tra "Crashing High" e "Wrap your troubles in dreams"... Ehy, ragazzi, ho in mente una canzone che secondo me funzionerà benissimo!!! ... mi sembra di averla in testa da sempre!!!! Ma dai!). "Perfect Skin", che già da mesi ci baccagliava, va giù liscia come un bicchiere d'acqua zuccherata, sembra tanto una vamp song ed è in realtà roba da modelle patinate. "Never say die" vorrebbe rinverdire una certa macabra ironia, ha il solito pattern tipico dei 69 Eyes dei tempi di "Paris Kills", but it's only rock'n'roll.

Tuttavia è già chiaro tra le righe che questo CD farà il botto. Se i 69 Eyes non sono mai stati dei puristi affrancati dal mercato, e già con DEVILS avevano fatto intendere una possibile svolta più commerciale, è palese che l'amalgama con cui è stato inciso ANGELS è fatto di sound vincenti, testi easy, atmosfera on the road, glam sex patinato per conigliette e stalloncini, una giusta alternanza di canzoni tirate e ballads (avete letto bene, non canzoni dark-depressive-decadenti... dei veri e propri lenti strappalacrime come "Sea of Fate" che, mamma mia, farebbe diabetizzare anche Gigi D'Alessio). Orecchiabile, divertente, ma totalmente senza mordente. Senza la vecchia ironia di chi scherza su se stesso, sul suo personaggio e sulla sua musica perché non ha niente da perdere. Peccato.

ANGELS deve vendere e venderà. Non l'ultimo degli album fatti con questo scopo, né uno dei peggiori. Ma annnoi ci piacevano più dark e cattivi.

domenica 11 marzo 2007

ARCHIVIUM - Ad ottobre 2005 scrivevo...

03 ottobre
DU DU DU DA DA DA
... a volte l'inutilità è la mia massima aspirazione, dopo il superficiale...

08 ottobre
IL SONNO GENERA MOSTRI
7.30 del mattino di un qualunque giorno lavorativo. Incrocio che si immette in una pulsante arteria direzione fuori città. Solo che la pulsante arteria è stranamente ma praticamente deserta. E allora perchè davanti a me una fila 4 macchine ferme lungo lo spartitraffico, in attesa di passare??? Ovvio, perchè le prime 3 macchine sono PARCHEGGIATE lungo lo spartitraffico, mentre l'ultima è di un coglione addormentato che non si è accorto che le altre tre non andranno mai oltre per ovvi motivi. Coglione che attende indifferente che i più furbi dietro di lui lo sorpassino lanciandogli uno sguardo di pietà, prima di aggirare anche lui furtivamente l'ostacolo...

LAVORARE DI MENO, DORMIRE DI PIU'!


17 ottobre
Mornin'
Puoi capire tante cose, ma se non riesci ad applicarle sarebbe stato meglio non aver capito un ca**o.


20 ottobre
KILLING LONELINESS
E' che a volte la musica finisce, e tu neanche te ne accorgi.


22 ottobre
MUTTER
Il senso pratico delle madri uccide ogni romanticismo. Ma disdegna spesso di confrontarsi con l'evidenza dei fatti.


25 ottobre
I don't love you anymore
Mi ritrovo involontariamente preda dei luoghi comuni. Non come oggetto. Nè come soggetto. Diciamo come ignaro concorrente. Le mezze stagioni, le anteprime natalizie, e il non si mangiano gli spaghetti di martedì. La vita è bella. Basta avere la salute. Rosso di sera, comunista si spera. Alzo il volume. Forse sono un nemico del genere umano.


I'm JUST a DARKLADY
Disquisire sulla sottoscritta costituisce spesso la sferzatina che movimenta la tipica noia da ambiente lavorativo. Il commento che "lei non sarebbe neanche una brutta ragazza" (sottotitolo: perchè adotta questo look, marcondirondirondà?) è per me una pera di autentico ottimismo.

sabato 10 marzo 2007

OUT OF THE BLUE AND INTO THE BLACK

C'è una sorprendente natura davk in ognuno di noi, c'è chi ne è cosciente e chi no. D'altra parte l'entropia tende per forza di cose all'oscurità, tanto vale cominciare a farci l'abitudine.






venerdì 9 marzo 2007

ARCHIVIUM - Nel settembre 2005 scrivevo...

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28 settembre
LA FIERA DELLE VANITA'
... e poi cresci, e scopri che è tutta una cazzata... sì, esattamente come l'amore nelle trasmissioni di Maria De Filippi...


29 settembre
LEGGERE ATTENTAMENTE IL FOGLIO DELLE CONTROINDICAZIONI
Mio padre mi arriva a casa con questo mousepad e me lo sbatte sulla scrivania. Nel suo gergo significa che me lo regala. WOW! E' un mousepad con l'acqua dentro!!! (... sì, insomma, avete capito, non fate i difficili: è un po' gonfietto e contiene del liquido impreziosito da sbrilluccichini vari). E che delizia! Lo sfondo riproduce un boschetto, e nell'acqua galleggiano delle farfalle (affinchè sembri che stanno in realtà svolazzando nel boschetto)!!!

E poi mi accorgo... in basso a sinistra... neanche tanto piccolo... Xanax... Sì, il mousepad in questione pubblicizza il noto calmante...

Che sia un paterno messaggio subliminale???

giovedì 8 marzo 2007

ARCHIVIUM - Nel luglio 2005 scrivevo...

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07 luglio
APOCALISSE
Quando vince la paura, quando vince l'odio, muoriamo tutti.
Nessuno può annoverarsi tra i vincitori. E' solo una stupida altalena.


08 luglio
THE DAY AFTER
Piacevole non pensare alla verità calandosi in miriadi di discorsi qualunquisti. Il gioco dei potenti di qualunque fede religiosa e indirizzo politico è farci perdere il punto di vista... niente di più facile per loro, e di più produttivo, sempre per loro...
I tempi degli eroi e dei cavalieri non sono mai esistiti, se non nei libri. Sarebbe bello potersi finalmente svegliare.


18 luglio
SOMETHING SOMEWHERE
Qualcosa è accaduto. Come in un sogno. Di cui ho ricordi troppo vaghi e inconsistenti. Lasciar svanire è tutto.


27 luglio
LIBERTA'
Libertà? Un bene che pochi possono permettersi. Un dono che pochi sanno gestire.

ARCHIVIUM - Il concetto TGB

The Goth Box arriva da altre piattaforme meno versatili. Sarà pertanto e per un po' un insieme di attualità e archivi. Venghino siori venghino. Ce n'è per tutti.