giovedì 29 novembre 2007

FELINERIE



Chi, io?


Ho campionato il miagolio del mio gatto, e col prezioso aiuto di un collega smanettone, l'ho ritagliato, adattato e trasferito sul mio cellulare come suoneria. Così, ogni volta che mi arriva un sms, il mio Nokia fa "miew".

Pensavo che il divertimento si sarebbe fermato al fatto di avere una suoneria buffa e che nessun'altro può avere. Insomma, quella è la voce del MIO gatto!

Non avevo minimamente considerato la possibilità di spaventare il mio ragazzo nel silenzio della sua casa al crepuscolo. Nè di attrarre sistematicamente ogni volta la mia bestiola medesima, richiamata dalla sua stessa voce (chissà che crisi di identità, porello!). Ma indubbiamente l'effetto secondario più bello è quello che i miei genitori, ad ogni mio sms, vanno dal micetto premurosi e gli domandano "che c'è, che hai fatto?".

Voglio un premio.

martedì 27 novembre 2007

NIENTE DA FARE

Sono una brava ragazza piena di cattivi pensieri.
La maggior parte me li tengo per me. L'anonimato è tutto.

giovedì 22 novembre 2007

LE FEMMINISHTE

Sto per dire una cosa molto scomoda.
Avrei voluto dirla, pardon, scriverla, di getto, qualche giorno fa, a seguito di un certo episodio. Poi mi son detta: non farti trasportare dalla rabbia canina. Fai decantare. Solo che a forza di decantare il mio pensiero ha fatto come il vino rosso: è diventato più forte e più scuro.

Il fatto è che me le femministe stanno un po' sul cazz.
Sulle ovaie, come direbbero loro.
Ok, dirò sul culo, così resto in territorio neutro e non offendo nessuno.

Senza sminuire i risultati di certe loro importantissime battaglie, purtroppo necessarie ancora nel 2007, in ultima analisi molto del loro pensiero e dei loro atteggiamenti sono semplicemente... controproducenti.

Basterebbe pensare al concetto di parità dei sessi, che è quasi aberrante. Io non sono uguale ad un uomo. E considerati certi uomini, direi che è quasi una fortuna. Lo so, state per obiettare che per parità dei sessi non si intende un'uguaglianza fisica o psicologica, ma di possibilità. Sì, certo. Peccato che se abbiamo voluto questa benedetta parità, c'è toccato farci un mazzo tanto e toccare gli stessi vertici di competitività, stress, arrivismo e cazzodurismo/tettedurismo dei nostri compagni. Che conquista! Che figata! (p.s. Avete mai notato come per figata s'intenda una cosa bella e con cazzata una non proprio intelligente??? Dobbiamo gioirne in quanto portatrici di figa, oppure sdegnarci del fatto che probabilmente questa espressiona l'ha coniata uno di quegli arrapatissimi maschi?)

Oggi si dice che tutto il nostro testosterone acquisito ha fatto diventare la maggior parte degli uomini rammollita ed effeminata. Come a dire che ci siamo prese la pietra sulla schiena mentre ci tiravamo la zappa sui piedi. La parità che dovevamo cercare invece era proprio quella fondata sulla nostra diversità biologica, emotiva, fisica e sul rispetto di quello che siamo. Se proprio volesssimo dirla come le nostre sorelle, abbiamo fatto involontariamente il loro gioco.

La violenza non è una causa femminista. Il diritto ad un lavoro equo non è una causa femminista. La maternità non è una causa femminista. Le femministe esistono ormai solo nella loro fantasia. E' come ammettere che la nostra inferiorità esiste. Sono battaglie e diritti umani, appannaggio di qualsiasi sesso, religione e cultura che dir si voglia. Nessuna donna credo voglia veramente finire a scaricare il pesce per dimostrare che può lavorare.

Una vita senza uomini sarebbe noiosa, ammettiamolo. E finchè terremo le nostre cause nel gineceo, continueremo ad emarginarci da sole. Infondo non è che noi siamo tanto impeccabili, per certi versi. Ad esempio questa riflessione, fra l'altro da me sempre sostenuta, è scaturita, dal "furto telematico" che una sedicente femminista ha fatto di una mia foto, riutilizzata per suoi fini, senza il minimo scrupolo e in barba ad ogni forma di educazione nonchè ad ogni legge di copyright.
Di fronte ad una mia velata rimostranza (che poteva anche concludersi con una semplice scusa e magari una formale richiesta di utilizzo, che probabilmente non avrei negato) mi sono invece vista investire da ciance sulla libertà in Internet, ovaie rotte, delirii neoartistici che basta digitare su Google e ciò che spunta è tuo. E' chiaro che la maleducazione non ha sesso, esattamente come la stupidità. Ma se qualcuno mi sfracica le tette senza permesso, ci tengo particolarmente a ricordare che la delicata Fata cela dentro di sé un piccolo alien. Con un pisello lungo così.

venerdì 16 novembre 2007

10 THINGS TO DO BEFORE YOU DIE

Il giochino consiste nell'elencare 10 cose fondamentali e "one shot one kill" da fare per dar senso alla propria vita, 10 piccoli/grandi progetti da realizzare con impegno, 10 paure da vincere, 10 vette da scalare.

Scaramanzia vuole che se la lista si esaurisce presto perchè si è parecchio bravi, allora bisogna subito stilarne una nuova: tanto si sa che 10 cose non bastano certo a dar senso ad una vita, e per il resto non si sa mai che le divinità ti prendano sul serio e ti secchino al decimo risultato raggiunto, nonostante l'età prematura. E' anche un po' una palestra di sogni, per mantenersi sempre attivi e non disimparare a desiderare (che, credetemi, non è così difficile come sembra).

Io ho cominciato 'sta cosa qualche anno fa, quando ho rischiato di esser "eliminata" senza essere neanche arrivata ad una ipotetica voce n. 1 (brutta cosa). Ho furbescamente aggirato il numero raggruppando, per esempio, tutti i concerti che volevo vedere sotto un'unica voce (tra di essi c'era pure Bryan Adams... problemi???). Mi resta da vedere Parigi, New Orleans (mi ero quasi decisa ma arrivò prima Kathrina...), realizzare un paio di importanti (per me) progetti artistici, e veder avverarsi un due/tre miracoli che mi cambierebbero la vita, tipo imparare a guidare, acquisire poteri magici e trovare un lavoro che mi piaccia per più di due settimane.

L'idea di una fine ci rende più "competitivi", è indubbio. Se pensassimo di vivere in eterno, probabilmente passeremmo giorni, mesi, anni a fissarci l'ombelico. Vivere in eterno manderebbe a pallino l'idea di stilare una lista di cose da fare prima di morire, è ovvio. In verità, forse, non esisterebbero neanche guerre, miseria, stenti e privazioni, tanto nessuno potrebbe perirne. Sì, però questo è un altro paio di maniche.


Io non ve lo dico, né lo faccio in prima persona, ma se voi volete lanciare la catena e scrivere in modo dettagliato quali sono i vostri 10 punti da Desideranti Anonimi, verrò sicuramente a farmi i cazzi vostri. Tra la realizzazione di un desiderio e di un altro, è uno dei miei hobby preferiti.

[... to be continued... maybe...]

sabato 10 novembre 2007

UNA LONDRA DOPO MEZZANOTTE




LONDON AFTER MIDNIGHT
"Violent acts of beauty"


Questo CD dei redivivi London After Midnight (ce l'abbiamo in mano, non è una bufala, non è uno di quei "CD in uscita" con cui i LAM ci hanno zittito per 7/8 anni, facendoci attendere in vano) è bello già dal titolo. Violent acts of beauty è un titolo romantico, da Stürm und Drang, da lotta armata dell'arte, da giustizieri della Bellezza e della Pace.
Il gruppo Californian Goth per eccellenza, capitanato da un sempre più glam Sean Brennan, torna, incazzato. E sottolineo incazzato. Basta svenevoli intrecci morboromantici, incubi e baci al chiar di luna, basta nutrire la generazione degli Spooky Kids di vampiri e fantasmi. Qua c'è una giustizia da difendere, una stupidità diffusa da abbattere, dei coglioni pieni di potere da additare e tirar giù dal piedistallo. Personalmente trovo sempre affasciante chiunque si cimenti in una simile battaglia armato solo della sua arte, specialmente quando abbatte il muro delle aspettative che lo circondavano (si sa che purtroppo il filone Goth non ha molti esempi di impegno sociale).
Dal neofascismo, a Bush (ognuno ha il suo, poi...) alle guerre alla religione, tutto condensato in questo piccolo gioiellino dalla copertina-propaganda-rossa-filospinata: il suono è pulito, ma più rock che in precedenza, la voce di Sean è efficace, priva di virtuosismi ma ipnotica. Brillano su tutte Feeling Fascist?, Heaven Now e Fear, Nothing Sacred sarà la loro nuova hit, già si sente.
Grazie di averci fatto aspettare.

martedì 6 novembre 2007

DIE POLEMIK

Oggi mi coglie un senso di vecchiaia da foglia autunnale. Si dice che è lo spirito quello che conta: beh, se la mia testa è giovane, anzi, direi proprio infantile, ammetto anche che il corpo a volte non la segue.

Tipica dei vecchi è anche una mia certa vena polemica molto realista. Mi accorgo che la mia vita si puntella su molte cazzate, dette anche ottimi diversivi per non affrontare la realtà. Il succo è cercare di essere sempre qualcos'altro da quello che si è veramente (e banalmente). Il fatto è che se non ti piace quello che sei o che hai, ci sono solo due strade: o cambi, o ciccia. Non esistono le vie di mezzo.