giovedì 22 luglio 2010

[Fare un film] Come dio comanda

come dio comanda locandina Pictures, Images and Photos


Mi duole molto assistere impotente a certi strazi di film, soprattutto quando il regista è uno dei miei preferiti, Salvatores (il cui "Mediterraneo" porto sempre nel cuore anche dopo innumerevoli visioni) e il libro da cui la pellicola è tratta è un bel romanzo complesso, potente, efficace, a tratti disturbante, firmato Niccolò Ammaniti.

Per favore, non attacchiamoci alal scusa che "tanto il libro è sempre meglio del film"... abbiamo tantissimi esempi contrari, soprattutto in cui il divario tra la qualità della pagina scritta e della pellicola non è così evidente, semmai imputabile al diverso mezzo comunicativo.

Già avevo subodorato il pastrocchio valutando la durata del film... solo 90 minuti???? Che cosa possono aver mai tagliato? Passi la scelta di potare gli intrecci minori (il furto al bancomat, l'avventura sentimental erotica dell'assistente sociale) che pur tuttavia servivano tantissimo a dare corpo al contesto dei protagonisti, si è comunque pessimamente scelto di concentrare tutto sul rapporto tra Rino Zena, personaggio ai margini della società, e suo figlio Cristiano, con l'indispensabile contorno del pazzoide Quattroformaggi a fare da controcanto (d'altra parte togliere lui avrebbe significato fare un altro film), tralasciando tuttavia di approfondire tutte le dinamiche sociali e psicologiche, i retroscena che li conducono alla situazione dipinta nel film, impastando tutto in fretta e furia quasi a fare di questa pellicola un Bignami da sceneggiato TV. Come a dire, prendiamo i fatti salienti, rendiamoli ancora più spettacolosi con un continuo susseguirsi di scene - i videoclip musicali insegnano - abbondando in quelle buie e sotto la pioggia, e spolveriamo il tutto di musica giusta. Distribuire nelle sale, buona visione.

In questo film - Salvatores te possino! - manca spessore, manca background, manca introspezione. Senza tralasciare lo squallidissimo finale buonista e perbenista, sul cui svanire mi sono immaginata gli attori rientrare in se stessi ed esclamare "... e anche 'sta marchetta è fatta!".

Mi stupisce scoprire che tra gli autori della sceneggiatura ci sia lo stesso Ammaniti, che riesce dunque a fallire pur lavorando su materiale buono e per giunta suo!

Quale sia la necessità di trasporre al cinema una bella storia se poi la si deve castrare così ancora mi è incomprensibile. Si salva solo quel gran fi(si)co di Filippo Timi, perfetto nella parte del bello e sbandato, e il "solito" Elia Germano, che nel ruolo di Quattroformaggi ci si è talmente calato da risultare imbarazzante.
Come dio comanda? Ma anche no.

martedì 8 giugno 2010

E.T. telefono ATAF

Secondo me le nuove pensiline dell'ATAF le ha fatte lui:



Strutture in vetro, completamente in vetro, anche il tetto, e le panchine in metallo, solido metallo. Avete idea di cosa siano tipo d'estate... verso mezzogiorno... se non c'è un alberuccio sopra che fa ombra?

Eppure non è difficile pensarci. Siamo un paese dove fa caldo 7 mesi su 12. Firenze è tra le città più calde d'Italia. Senza pensare ai soldi spesi... ma non c'è la crisi? Le vecchie pensiline robuste ed ombrose - dove c'erano - facevano comunque il loro porco lavoro. Ma non erano creative.

Che dire? E io pago.

lunedì 7 giugno 2010

Sempre caro mi fu quest'ermo COLLO

E' ufficiale, anche io posso avere delle passioni stupide ed immotivate.
Ultimamente ho perso il sonno per questo:




E sì che c'ho provato a non farmi contagiare, anzi (fatemelo dire) a non farmi mordere sul collo... Ma non sono riusciti a fare una serie sufficientemente idiota e superficiale, anzi, è tutto dannatamente serrato e logico (il che significa che anche gli stupidi ci stanno come la ciliegina sulla torta).

Volevo centellinarmi la seconda serie, e invece ho peccato guardandomi tipo 2/3 puntate a volta - ora mi resta solo l'ultimo DVD.

Anelo alla terza serie come un vampiro la vena. Etcetera, etcetera, etcetera...

martedì 4 maggio 2010

Ti prendo e ti porto via

Sarà perchè sto regredendo ad uno stadio sempre più infantile. Sarà perchè, come dice la zia Laura, sognare è gratis. Ma ormai aspiro solo ad un supereroe che, in una scena tra "Ufficiale e gentiluomo" e "Batman", mi afferri e mi porti via da questa vita sempre più intortata, verso l'infinito ed oltre.

mercoledì 21 aprile 2010

Non sarò mai (figa) come Bella Swan [post deTWILIGHTizzato]

Ogni tanto mi degrado. In certi ambienti è cosa nota. Così, di punto in bianco, decido di pescare nel torbido, di frequentare i bassifondi culturali della nostra società. Ho i miei tempi. Tant'è che solo ieri sera mi sono decisa, noleggiandolo a due euro (mi servono 13 minuti di sudato lavoro per guardagnarmi due euro), a guardare Twilight. Che è decisamente e per davvero un brutto film. Più brutto del libro, che già era brutto. Solo che quando ti immagini qualcosa di raccontato in un libro secondo me metti un filtro al brutto che il tuo cervello può concepire. E invece vederselo spiattellato lì è tutta un'altra roba. Brutta roba.
Ma in verità, non avete certo bisogno che io vi racconti tutto questo, no? E infatti il mio post partiva dall'idea di Twilight, e di tutto il movimento culturormonale che ha generato, per fare una riflessione abbastanza banale, che solo dall'alto dei miei numerosi e densi anni posso fare.
Ovvero che ogni tanto prenderei i giovani a schiaffi.
Ogni volta che vedo una di queste 20/25enni che piangono e s'accapigliano per qualcosa di serio e profondo, per un'alta causa morale, per un reale dissidio interiore, che cita i Poeti e s'ispira ai Filosofi, le prenderei a schiaffi. Quando trovo un giovane under 30 serio, intelligente, brillante, acuto, impegnato a combattere lo scatafascio generale con il suo libero senso critico, lo investirei con la macchina. "Vai a fare la velina!" le urlei. "Vai a fare il tronista!" gli urlerei. Leggetevi Twilight! Anzi, disimparate a leggere e fatevelo leggere da qualcun altro.
Tutta questa serietà non vi serve ad un cazzo, quando ci sarà da fuggire sarete pesanti e d'intralcio. Più zavorra lasciate, cervello, cuore e fegato inclusi, più avrete possibilità di salvarvi!
Poi penso che una generazione sana intralcerebbe le ottime probabilità che la razza umana si estingua presto. E allora sto zitta.
La vita infondo è davvero come Twilight: l'importante è essere bellini e veloci. Non importa se si è morti.

venerdì 16 aprile 2010

VIAGGIARE INFORMATI [su questo lembo di Terra]

Ultime notizie: c'è ancora troppa gente che pensa col culo, e quando parla fa peppereppé...

venerdì 2 aprile 2010

PUBBLICITA' PROGRESSO



Questo è il blog di fidati amici animalisti.
Grazie a loro tanti cuccioli e tanti gatti adulti hanno trovato casa, salvato da un destino di triste randagismo (perchè ammettiamolo, fare il gatto di strada in città non è AFFATTO affermare il proprio spirito libero: è rischiare la vita quotidianamente).

Leggetelo, e agite secondo coscienza. Ogni gesto potrebbe essere importante.

giovedì 18 marzo 2010

I Diritti della Puttana... e del Puttaniere

Mi perplime che di questi tempi va molto di moda la strenua difesa verso tutte le opinioni e di tutte le azioni, che si traduce nella solita, proverbiale mancanza di presa di posizioni concrete.
E' facile tollerare quello che non ci tocca veramente da vicino, o di contro evitare di formulare un'opinione personale così da non doversi sporcare le mani.
Si difende l'indifendibile e si cerca di conciliare gli opposti, e in tutto questo gran parlare si ruzza e si fa polvere - tanto per capirci fondamentalmente ancora meno.
Le nostre maestranze difendono le puttane e difendono i puttanieri: ognuno ha i suoi diritti, e se dall'una o dall'altra parte ci sono gli amici degli amici meglio non esporsi, che una volta delle proprie convinzioni se ne moriva: chissà che non tornino anche quei tempi (la prudenza prima di tutto).
Per il resto delle ciane c'è Feisbuc, senza il quale si è a malapena legittimati ad esistere (s'è ormai capito che l'avatar ha più potere della faccia che vedi nel tuo specchio ogni mattina) e d'altra parte se a questo mondo non c'è più posto per una coscienza originale, vabbè, è davvero meglio che me ne creo una virtuale, almeno non la sporco più di tanto (e quando è consumata me ne faccio un'altra).

sabato 6 marzo 2010

L'Arte di Esserci. Ognitanto.

Lo so che non ci credevate più.
E invece a volte sì.
Vanno, vengono, a volte ritornano.
E in ogni caso, se non si ha niente da dire, è fondamentale stare zitti.
Eh, ma perchè guardate proprio me?