lunedì 27 agosto 2007

SIC ET SIMPLICITER

In una massa di idioti il più normale è un genio.

"...Its a small world and it smells bad
Id buy another if I had
Back
What I paid
For another motherfucker in a motorcade..."


Shalalala!

lunedì 20 agosto 2007

L'ARTE DEL RIENTRO

Ovvero come districarsi senza deprimersi tra i deliri di una vacanza finita

Da Londra ho riportato una valigiata di cose inutili ma bellissime, come le scarpe coi piercing e la minigonna a ragnatela, e ho riportato il brutto tempo, tanto per abbattere lo shock termico. D'altronde, dopo aver passato 7 giorni su 10 di vacanza con l'acqua, mal tollero che qua splenda il sole.

Ammetto che se non fosse che fra poco dovrò rientrare a lavorare, forse, sottolineo forse, l'idea di essere di nuovo a casa sarebbe accettabile. Che poi la situazione tipica di quando sei di ritorno è quella di pensare di voler fare un monte di cose nuove. Una pera psicologica per tener alto l'entusiasmo, per non pensare che di qui a pochi giorni la tua vita farà di nuovo abbastanza schifo, lo stress tornerà a livelli intollerabili, e l'unica cosa che vorrai sarà un fucile a pompa.

Ah, sì. Da Londra ho riportato anche una buona dose d'ottimismo. Mi pare ovvio.

martedì 7 agosto 2007

TRE MINUTI

Sì, ogni tanto mi piace guardare film impegnati. Quei film che ti parlano di un pezzo di noi come esseri umani sociali. Nel bene o nel male, film che si commentano da soli. Come tutte le opere "postume". La maggior parte dei film impegnati parla di catastrofi già avvenute, e cerca di farti riflettere, affinchè la catastrofe non si ripeta. Si chiama utopia. Fortunatamente per l'arte, l'utopia non affossa col diritto di esprimere le proprie opinioni e i propri sogni.
Tutto ciò promesso, impiego tre minuti del mio tempo per una banale riflessione. Ho appena visto Blood Diamond e una frase pronunciata dalla protagonista mi ha colpito:

"Nessuno comprerebbe diamanti se sapesse che sono costati una mano a qualcuno."

La verità è che purtroppo non è così. Il resto potete capirlo anche da soli.
Fine dei tre minuti.

sabato 4 agosto 2007

TETTONICA





Ho fatto un buffo "test" online per riconoscere seni veri da seni finti. Ho totalizzato in punteggio di 20 su 20. Un po' sconvolta ho passato, tempo reale, il test ad un amico su MSN. Ha totalizzato solo 12 su 20 ("scusa, ma tutte quelle robe lì, vere o finte che fossero... non c'ho capito più nulla!").

Non so se devo preoccuparmi del mio risultato. Non sono un chirurgo plastico, né sono attratta sessualmente dalla parte anatomica in questione. Ma trovo che il seno sia una parte molto attraente e versatile della donna. Unisce maternità e sensualità. Un bello scollo è un'ottimo "balcone". Anche se certi seni finti sono decisamente esagerati ed inguardabili per chiunque abbia un minimo di gusto.

Poi se parli con un uomo si aprirà sicuramente la diatriba tette-culo. Per me la tetta vince 10 a zero. Tra l'altro una volta mi fu spiegata una teoria antropologica per la quale l'attrazione per il seno sia più "evoluta" rispetto a quella per il posteriore, e quale passaggio le leghi. Ma non mi pare il caso di tediarvi con la scienza, soprattutto quando potrebbe rivelarsi solo una bufala.

E' indubbio che massima gioia sarebbe per una donna avere una tetta stratosferica, e un culo da 10 e lode. Ma la perfezione non è di questo mondo. Se il seno perfetto sta in una coppa di champagne, il culo perfetto dove sta? In una botticella di Barbera? Ah, le misure!