martedì 24 luglio 2007

PAROLE PAROLE PAROLE

"What do you read, My Lord?" "Words, words, words" (Hamlet)

Se in principio fu la parola, un motivo ci sarà. Voglio dire, fidiamoci di questa entità che ha fatto il mondo e ha deciso di chiamarlo, per l'appunto, Mondo. Avreste trovato un nome migliore?
Per secoli la filosofia ha dibattuto se il linguaggio sia una convenzione, o rispecchi veramente l'essenza delle cose. Semplicemente penso che la parola sia bella e funzionale allo stesso tempo. Cosa c'è di meglio!
Una parola non dev'essere per forza vera. Pensiamo alle parola artistiche, teatrali. Pensiamo alle menzogne. Alcune menzogne sono belle, c'è poco da fare. Se ci asteniamo dal giudizio morale, qualcuno che ti dice "ti amo" dice una cosa bella, anche se non lo pensa. Un romanzo è falsità (in quanto invenzione) elevata a livello di Arte. E così via.
Io nella mia testa vedo immagini sotto forma di parole. Io mi descrivo le cose. Io certe parole me le invento, senza concetto, solo per il suono che hanno. Non importa sapere cosa indichino. Ho in "archivio" decine e decini di titoli di romanzi che non ho mai scritto e mai scriverò, perchè sono troppo pigra. Però, cavolo, erano titoli che funzionavano!
C'è stato un momento in cui di lavoro avrei voluto fare proprio questo: scrivere titoli per gli altri. Fare sartoria di parole. Metter su un'atelier del verbo. Colui che ha inventato il mondo l'aveva capito. Una realtà senza nome non ha senso. Una realtà senza nome non esiste.

2 commenti:

peppa ha detto...

che ne pensi di mezza luna mezza stella come titolo di un libro????se vuoi poiti spiego il perchè.....ciao fata!!

Daniele ha detto...

Allora la società funziona così io scrivo i deliri e tu gli dai un titolo.
Secondo me può funzionare, presto saremo su tutti i giornali...