sabato 9 giugno 2007

MASOCHISMI

Il masochismo è come la mamma: ognuno ha il suo. Oggi poi pare che soffrire inutilmente vada di moda. Quindi, più che altro, la lotta è nel trovare il masochismo più originale.
Io ne ho vari, ma quello di cui posso veramente vantarmi è di natura letteraria. Ovvero il voler leggere libri di autori che non mi piacciono.
Ho una decennale esperienza alle spalle, che mi ha portato a fare del mio masochismo una religione. La cuspide del mio dolore è rappresentata da 3/4 autrici, donne che hanno negato il loro diritto alla maternità, alla famiglia, ad una serena e piena vita di coppia, ad un lavoro socialmente utile, per migliorare l'umanità grazie alle loro indiscutibili capacità letterarie... parafrasando, fanno i soldi, spesso tanti soldi, scrivendo libri. Brutti. Ma questo lo dico io in qualità di loro maggiore contribuente.
So che morite dalla voglia di sapere chi sono queste femmine dalla penna scattante. Basta chiedere:
ANNA RICE, la regina dei vampir(L)i, che dopo un inspiegabile capolavoro (quello glielo riconosco) come "Intervista col vampiro", ci ha smazzolato periodicamente i coglioni con i lunghissimi, tediosi capitoli della Cronaca dei Vampiri, infarciti di inutili barocchismi fuori luogo, rifriggendo nello stesso olio per pagine e pagine. Che io ovviamente ho letto. Solo la ritrovata fede della signora Rice, grazie alla quale Annina ha deciso di smettere di farsela con demoniache creature dai lunghi canini, mi ha impedito di continuare nella mia massacrante e dolce lettura delle sue sospirevoli storie. Yahwn.
ALDA TEODORANI. Chi? Appunto. Se invece la conoscete, vuol dire che mi capite. La regina dell' orro nostrano è roba da tenersi per i momenti in cui l'istinto masochista è davvero profondo, tipo quando si è in astinenza da mesi, o si è letto un capolavoro dopo l'altro e ci si sente appagati e culturalmente felici. Le sue storie sono letteratura quanto i rave sono musica. Insomma, basta drogarsi e tutto sembra bello, no? Peccato che prima o poi l'effetto finisca. Se non siete masochisti letterari come me, vi consiglio di affrontare almeno un suo racconto ad uso vaccino. Per il resto, pare non scriva più da un pezzo. Se continua così dovrò sostituirla.
ISABELLA SANTACROCE. Sono pronta ad affrontare le ire dei suoi numerosi devoti pur di poter includere questa scribacchina nella lista delle mie pene autoinflitte. La sua scrittura è stata una progressiva ricerca del vuoto: vuoto della parola, del senso, dell'intelligenza, del sentimento. E almeno da questo punto di vista il suo percorso parrebbe perfettamente riuscito. Eppure io non mi son persa un suo libro. Perchè? Pruderie? Curiosità di vedere fino a che punto poteva arrivare o se alla fine fosse capace di sorprenderci davvero? Ricerca sul fenomeno mediatico? Perchè parlare solo di masochismo in questo caso è pure un po' pericoloso. Magari te la ritrovi alla porta di casa, questa regina del fetish.
LAURELL K. HAMILTON. Una new entry di tutto rispetto. L'ho approcciata in buona fede perchè anche la signora H. scrive di un argomento a me caro, che è quello dei vampiri. Poi, appena scoperto quanto scriva male, narri storie noiose, con personaggi anticipatici, sia perbenista una cifra e tratti l'argomento come un predicatore di inizio Ottocento, ho deciso che doveva entrare a pieno titolo nella mia top list "masochismi e sollazzi". Non mi perdo un suo libro, purchè sia in edizione economica. Ho finito l'ultimo, "Polvere alla polvere", giusto l'altro ieri. Laurie de mamma mi sta dando grandi soddisfazioni: la sua scrittura è sempre più approssimativa, mi addormento sempre più di frequente sulle sue pagine, rido alle scene più drammatiche, e i suoi vampiri non mi danno neanche un brivido di eccitazione. Come diceva ai suoi tempi Jovanotti: vai così, è una figata!

Mi rendo conto che vi ho appena aperto un angolo del mio cuoricino nero. Oltre a fornirvi:
a) un'arma di ricatto
b) la possibilità di farmi del male regalandomi, alla prima occasione, l'opera omnia di una di queste autrici
c) la possibilità di farmi del male NON regalandomi, alla prima occasione, qualche nuovo volume di una di queste autrici

Di contro, so anche che potrei aver istillato in voi un oscuro desiderio: quello di seguirmi su questa strada di dolore. Nel caso, andiamo, lasciate che sia la vostra Mistress. Non vi deluderò.


[... to be continued... ]

4 commenti:

Elisaday ha detto...

io potrei anche non commentare questo post...purtroppo, ti seguo in questa tua peculiarità anche se non arrivo ai tuoi livelli. Sono conscia di avere la colpa di averti fatto scoprire la Hamilton, io mi sono fermata al I, a te non era bastato. Circa la tua affermazione sulla notra comune amica santaINcroce, vorresti forse dirmi solo ora a tradimento che hai letto "zoo"?? L'ultimo so che non ce l'hai, nemmeno tu puoi arrivare a tanto :D

Pao ha detto...

Continuo a non capire.

Fata Morgana ha detto...

@Pao, perchè sei convinto che ci sia VERAMENTE qualcosa da capire??? :)

@Lau, ti confesserò un segreto, leggero' anche ZOO e V.M. 18, basta che escano in edizione stracciona... sai com'è... conosci il tuo nemico...;-)

Daniele ha detto...

Il mio modesto parere:
Ann Rice, non mi dispiace, ho letto tre o quattro suoi libri e mi sono piaciuti.
Magari alla lunga è un pò pallosa. Anzi ora che ci penso ho smesso di leggerla proprio per questo.
Isabella Santacroce: Le prime cose che ha scritto mi sono piaciute, soprattutto Luminal e DFestroy che proprabilmente son i suoi picchi narrativi.
Mi sono sepre chiesto se si è fatta inculare da un gargoyle.

Le altre due non le conosco, quindi non mi esprimo.