lunedì 1 dicembre 2008

FUNNY GAMES - commento libero che se ne infischia dello spoiler

Finalmente ho visto FUNNY GAMES, o, come lo chiama lo stesso regista, che ha praticamente remakerato se stesso, FUNNY GAMES U.S.
La storia è semplice: due promettenti giovani pazzi, cresciuti a pane ed Arancia Meccanica, s'intrufolano nelle estive case di felici famigliole tipo e le fanno psicologicamente e fisicamente a pezzi, senza un perchè. Voilà fatto un film.
Non so, la pellicola mi ha lasciata perplessa. Forse tutto quello che sto per dire finirà per sembrare una critica positiva, eppure io sono davvero perplessa.
Ad esempio ho trovato la recitazione di Tim Roth, del mio Tim Roth, decisamente inefficace e priva di spessore. Già questo è sufficiente motivo per essere profondamente delusi ed indignati. Ma non è questo, no.
E' che il film non ha fondamentalmente scopo. Non mira a nulla. Non ha un messaggio. E' pura crudeltà. Dall'inizio alla fine. Figo, direte. Basta con quelle trame giustizialiste in cui alla fine il malvagio paga sempre. Il malvagio, nella realtà, non paga quasi mai. Ok, forse sono io che sono nel mio periodo vendicativo, e mi gaso solo quando arrivano i nostri e fanno a dritta e a manca tanti culi così.
Il fatto è che concepire che ai due malvagioni alla fine vada tutto così liscio è semplicemente inverosimile. Anche se forse, e qui nasce il paradosso, nella realtà può capitare molto spesso. E allora? Allora niente, allora in un'ora e 45 min. di pellicola non ti aspetti che tutto precipiti come su un piano inclinato, senza un intoppo: ciò turba la tua idea preconcetta di probabilità.
Per non parlare del fatto che i due personaggi negativi alla fine sono impersonali e anonimi come le ciabatte di una massaia qualunque. Chi sono, da dove vengono, perchè fanno quello che fanno: perfino i nostri politici sono più motivati. Non sapremo mai neanche i loro veri nomi: ora si chiamano tra di sé Paul e Peter (notare la sagace scelta di una delle coppie più famose del mondo, Pietro e Paolo, che in realtà non si frequentò praticamente mai, se non in spirito), poi Tom e Jerry, oppure semplicemente "ciccio", il più banale degli appellativi dopo "hey, tu".
Insomma... loro... sono anonimi, e sono odiosi e antipatici.
Voce fuori campo: sono i cattivi, DEVONO essere antipatici da contratto!
E invece no! Anche il cattivo può essere coinvolgente. Non dico ammirabile, non dico amoroso, ma cribbio! Puoi averne paura, ribrezzo, orrore, sdegno. Questi due li detesti come il primo della classe, come l'esattore delle Tasse, come il vigile. Vorresti cambiare canale ogni volta che guardano l'obbiettivo!
Alla fine tutto va come pensi che andrà. Si capisce quasi dalla prima inquadratura, il che potrebbe denotare tutta la genialità e tutta la pochezza di quest'opera. E' una specie di documentario romanzato sulla serena quotidianità spezzata, sulla banalità del male. Grazie mille.
Non ho visto l'originale ma mi chiedo se davvero c'era bisogno di farci un remake. Se pensate di non aver ancora chiaro quanto sia turpe la mente umana, allora sì. Se invece già siete nella fase incazzosa, allora siete pronti per qualcosa di più coinvolgente.
In ogni caso la scena che mi ha dato più fastidio è quella in cui ammazzano il cane. Non so perchè, mi illudo che l'essere umano abbia sempre una ben che minima chance di ribellarsi, l'animale già non più.
Have fun.

6 commenti:

Pao ha detto...

Questo film fa lo stesso effetto a tutti.

haroldandmaude ha detto...

Finalmente l’ho visto anch’io e posso leggere e commentare questo tuo post.
D’accordissimo sulla recitazione scadente e piatta di Roth (TUO?! Mettiti in fila! :P) e sulla totale assenza di spessore dei cattivi di turno: un malefico turbine di niente, due crudeli pupazzi di celluloide in guanti bianchi, due uomini invisibili sporchi di sangue che il cinema non aspettava e che non rimpiangerà mai.
Il film, più che disturbante, è disturbato. La totale assenza dell’istinto di sopravvivenza e di prosecuzione della specie nelle vittime è addirittura nefanda, arrivando a minare le basi di una storia che, senza basi, sembra una povera demo di videogame sorpassato. Al di là del grado di incazzatura presente nello spettatore già prima della visione del film, io ci metterei anche quello di desiderio di sopravvivenza e di nichilismo da imborghesimento. Se i primi due sono alti e il secondo rimane a livelli minimi, questo film è solo un paio di ore buttate nel cesso.

Fata Morgana ha detto...

@haroldandmaude = dopo questo tuo commento c'è qualcosa che mi spinge ancora di più, come una pulsione insostenibile, verso la tua persona fisica, ma anche spirituale...

haroldandmaude ha detto...

Entrambe ti accolgono sempre a braccia spalancate, lo sai!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)