venerdì 15 febbraio 2008

30 GIORNI DI BUIO





Basterebbe pagare la bolletta, direte voi. Beh, non in questo remotissimo villaggio dell'Alaska, dove la natura ancora fa da padrona, e costringe gli abitanti, quelli coraggiosi che decidono di restare, a vivere 30 giorni senza vedere il sole. Una notte che dura un mese, in un paesaggio desertico ed alienante. Già c'è da morirne. Finchè un giorno, l'ultimo giorno prima che calino le tenebre, arriva in paese uno strano personaggio, sporco, con lo sguardo folle, pare solo uno spostato giunto lì per caso. Ma la gente comincia a morire davvero, decimata da uno sciame di creature che come nelle migliori tradizioni horror, nel buio trovano il loro habitat naturale.

Rilettura moderna eppur tradizionale della figura del vampiro, ispirata ad un fumetto e girata con velocità, ritmo, maestria, tra documentario e videoclip, 30 giorni di buio è sorprendente. Fresco, incisivo, cattivo, si allontana decisamente dalla moda degli ultimi tempi che voleva il vampiro dandy belloccio e sensuale, tormentato dal suo stesso stato di immortale. La banda di vampiri che scorrazza per il villaggio di Barrow ricorda un branco di lupi affamati, e opera per la totale distruzione della vita umana. Il solito manipolo di coraggiosi/superstiti dovrà sopravvivere come naufraghi in un mare di pescecani, mentre le speranze si assottigliano giorno dopo giorno.

Visto con entusiasmo ma covando poche reali aspettative, questo film non mi ha deluso, nonostante alcune pecche di sceneggiatura tipiche dei film horror di cassetta. Il trailer anticipa l'atmosfera di tutto il film, anzi, non ne disvela le parti migliori, e la rivisitazione del classico (i vampiri arrivano su una nave "fantasma" e si fanno aprire la strada da un folle che ricorda il Renfield stockeriano, sono sporchi, brutti, cattivi e "non parlano la nostra lingua"; il tema della notte eterna che favorisce il "mostro", il sangue infetto che trasporta il vampirismo) è ottimamente realizzata. I vampiri non vogliono colonizzare il nostro mondo, vogliono solo nutrirsene, e non lasciano prigionieri.
Sangue in abbondanza e profusione di violenza fisica completano lo scheletro della trama (eh, lo scheletro!). Ottimo anche il finale, fattore non trascurabile nella cinematografia moderna.

Sicuramente non un film per riflettere, ma di puro godimento e brivido al 100%.

1 commento:

Elisaday ha detto...

peccato che non potrò vederlo, non ci viene nessuno :( vorrà dire che mi presterai il DVD quando lo comprerai!